Gibbì è un militante alle prese con i dubbi, le aspirazioni e le contraddizioni di un'intera generazione che ha vissuto la politica come un'educazione sentimentale e che non sopporta dogmi e rigidità. Nel 1975 Lotta Continua dà indicazioni di voto al Partito Comunista e questo crea fibrillazioni e nuovi entusiasmi fra i militanti. Ma "Il Partito", come lo chiamano e lo sentono i militanti, non procede alla stessa velocità perché non è solo l'erede della grande stagione della resistenza, ma una struttura complessa di donne e di uomini di idealità, passione e grandi capacità politiche organizzata per la conquista di un'egemonia che cambi per sempre il corso della storia.