Non so quale significato Roberto Pestarino abbia voluto attribuire a queste sue foto. So che, a guardarle e riguardarle, sembrano voler dire qualcosa che riguarda la storia di tutti noi. Che cosa? Che la storia non si cura dei corpi che coinvolge nelle sue imprevedibili/ingovernabili vicende? No, forse non è questo. Non c'è, in queste foto, esibizione di tormenti e catastrofi (dei quali, proprio in questi sventurati giorni del marzo 2022, i media ci saziano). C'è invece il sorriso irriverente di due modelle "eretiche", che sembrano dirci: "Tutto è burla!". Credo in effetti che ognuno dei tre "attori" della Storia nuda, modelle e fotografo, abbia vissuto il percorso creativo a modo suo e ne abbia ricavato un particolare significato, intimo e non del tutto trasmissibile. L'osservatore ne sarà attratto o respinto, ne sono sicuro, senza mezzi termini. Perché queste foto non ammettono vie di mezzo. I corpi, hanno scritto le due modelle, sono tutti belli, quando, nudi, gridano la loro libertà di esistere. La storia dei grandi, così arrogante, non può farne a meno.