Le grandi metropoli sono molto affascinanti, continueremo ad esserne attratti, come siamo attratti dal "Viandante sul mare di nebbia", da Corviale o da (e come) Bowman al cospetto del monolito nella sua Odissea nello spazio. Ma quanto ci costano! Le paghiamo per il loro essere prepotentemente sul territorio, dimentiche della topografia e dei toponimi, quasi topofaghe. Forme che tutto contengono, buchi neri nolliani. Questo libro si immerge nella normalità della città di sempre. Tra le reti che brulicano sui nostri territori, tra le soglie che attendono di essere riscoperte. Per scovare una traccia o intuire un percorso, per capire se esiste ancora e dove risieda un campo urbano comune di dialogo in Europa. All'interno del volume: interviste ad Alvaro Siza e a Massimo Carmassi, un saggio di Luca Reale e postfazione di Carmelo Torre.