Un secolo prima della fondazione di Roma, i celebri sette colli non sono vuoti, ma fittamente popolati da genti dall'immaginazione sviluppata e dal braccio armato. È questo lo sfondo delle avventure di tre amici adolescenti che esplorano un mondo naturale ancora preistorico non meno che i fondamenti del vivere civile che a quell'epoca, remota eppure cruciale, si va faticosamente elaborando. Muovendosi quasi magicamente su e giù per il tempo, i tre incrociano con entusiasmo e senso di responsabilità le problematiche basilari dell'uomo di allora: il lavoro, la guerra, il dovere, il divino e il sesso, formando le loro personalità alla luce del valore collettivo fondamentale tanto per l'affermazione di un'esistenza libera e realizzata quanto per la stessa sopravvivenza fisica: l'idea di comunità.