Sul finire dell'Ottocento il gentiluomo Claudio Spillari compie un viaggio, dapprima in treno e poi in carrozza, da Grosseto verso la città di Roccaviva per curare l'affare di famiglia relativo alla vendita della villa ereditata dai suoi genitori. Prima di giungere a destinazione la successione di immagini, rappresentative del paesaggio, lo inducono ad una profonda meditazione. Una volta lì, in procinto dell'incontro con un potenziale acquirente dell'immobile, il ritrovamento di una lettera ricondurrà Claudio all'amore travolgente vissuto vent'anni prima con Costanza, ciò comprometterà la trattativa. «Sopravvivono dentro ognuno di noi ricordi, misteri e radici che riaprono talune fessure di luce nelle notti oscure dell'anima».