Montalbano Elicona, è un borgo antico, sospeso nel tempo, dove le ombre del passato si intrecciano con le speranze del futuro. Qui, nel cuore di un castello millenario, dimorava una stirpe di uomini senza legge, i cui nomi sussurravano terrore nei cuori degli abitanti. Un'epoca di violenza e di sopraffazione, in cui il diritto del più forte prevaleva su ogni altra legge. L'autore crea un'atmosfera cupa e misteriosa, enfatizzando l'isolamento del borgo e la paura che regnava tra gli abitanti. Ci saranno tre personaggi che lotteranno fino la fine: Terrore, capo brigante che guida i cinquecento abitanti del castello, i quali tengono in ostaggio l'intero paese e le frazioni vicine di Montalbano, terrorizzandoli con raid. Filippo, che viveva nella frazione di Villa Braidi, primogenito di una famiglia benestante, arruolatosi insieme ai fratelli Nicola e Vicenzo, personaggio il quale organizzerà la resistenza contro i briganti. Si uniranno a loro anche contadini, artigiani ed intellettuali del paese. Il bosco potrebbe rappresentare la natura selvaggia e indomita, in contrapposizione al potere oppressivo dei briganti. Italo Toni nel romanzo parla di amore, aggiungendo un tocco di romanticismo, sbocciato tra Francesco e Antonella, il dottore e l'infermiera.
