"Voglio abbracciare il vento" è quanto di più intimo si possa cogliere dal cuore di un padre che ha scritto queste pagine ascoltando la voce non vocale del proprio figlio autistico, Manuel. In questa narrazione è lui, Manuel, che rivela di se stesso, della sua infanzia, delle difficoltà, ma anche delle gioie ricevute e date, e di un futuro chiuso nel suo mondo. L'autismo, questa "cosa" misteriosa e ancora sconosciuta e che si presenta sotto diverse forme, Piero Cresci ce la racconta tra fatti veri, talvolta ironici, molto ironici ma che fanno conoscere al lettore questa realtà.