Con il suo nuovo romanzo, Una mutevole verità, Gianrico Carofiglio regala ai lettori un nuovo personaggio in una storia perfetta. Lui è Pietro Fenoglio, piemontese doc trapiantato nel capoluogo pugliese, carabiniere che si ritrova a dover affrontare una scena del crimine che sembra troppo semplice per essere vera. Questa volta l'avvocato Guido Guerrieri agirà solo come comparsa, segno del cambiamento di genere affrontato dall'autore che con questo romanzo breve entra in pieno nella scrittura noir. La Bari di Carofiglio è sempre lì a fare da scenario al caso del maresciallo Fenoglio che deve andare alla ricerca di indizi validi a spiegare la mancanza di un movente a carico del principale indagato. Sono gli anni Ottanta e l'omicidio descritto nel romanzo sembra chiaro e con una soluzione pronta fin dall'inizio. Un uomo dal passato turbolento viene ritrovato morto nella sua abitazione, accoltellato alla gola. Un ragazzo fugge dall'appartamento, gettando qualcosa nella spazzatura ma viene intravisto da un'anziana vicina. Sarà lei il testimone chiave del delitto e grazie al suo aiuto l'indagine volgerà al termine. Ma i conti non tornano, perché il ragazzo accusato dell'omicidio, Nicola Fornelli, non ha un movente e Fenoglio decide di andare fino in fondo con questa storia, continuando a investigare. Con questo romanzo Carofiglio porta al lettore una storia avvincente in poche pagine e inventa un personaggio nuovo, malinconico e sui generis, profondamente convinto della sua professione ma certo che la verità a volte può essere mutevole e che il suo compito è quello di farla venire a galla.