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romero federico - storia della guerra fredda

STORIA DELLA GUERRA FREDDA L'ULTIMO CONFLITTO PER L'EUROPA




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Dettagli

Genere:Libro
Lingua: Italiano
Editore:

Einaudi

Pubblicazione: 10/2009





Trama

Nessuno voleva una guerra fredda, nessuno l'aveva pianificata e nessuno dei protagonisti l'aveva davvero prevista, per lo meno nelle forme rigide che poi assunse. Ciò che si andava delineando nei mesi conclusivi della Seconda guerra mondiale era un'inedita geografìa di potenza in cui Stati Uniti e Unione Sovietica primeggiavano... Gli assunti ideologici e i paradigmi culturali dei protagonisti ebbero un ruolo determinante: additavano la direzione in cui ciascuno intendeva procedere, ed erano le lenti attraverso cui si giudicavano le mosse altrui, si tentava di indovinare le possibili concatenazioni di eventi futuri, si soppesavano i pericoli evidenti o potenziali. L'URSS di Stalin non poteva concepire la coesistenza internazionale se non in chiave intrinsecamente conflittuale, il governo degli Stati Uniti, insieme a larga parte delle élite europee, si convinse che una ferma contrapposizione ai sovietici fosse la via più efficace, e meno pericolosa, per promuovere interessi, ideali e identità di una coalizione occidentale che prese a definirsi come "mondo libero". Fu allora che la guerra fredda prese forma.




Note Editore

Ormai sono passati vent'anni da quel breve autunno di esaltazione e stupore in cui, con spettacolare e apparente repentinità, i sistemi comunisti dell'Europa dell'Est crollarono fra la polvere e i calcinacci del Muro di Berlino. Gorbacëv aveva rinunciato a usare la forza per arginare la crisi storica del comunismo e i popoli dell'Est si liberavano di regimi tanto invisi quanto ormai incapaci di sopravvivere senza e contro l'Occidente. L'impero sovietico costruito da Stalin non c'era piú. Con esso svaniva la divisione dell'Europa in due blocchi contrapposti. Il progetto comunista di un'alternativa radicale al capitalismo occidentale aveva finito per rovesciarsi nel suo opposto. Un Occidente enormemente piú efficiente e creativo aveva dispiegato una ben maggiore forza di innovazione e attrazione globale, rinchiudendo il colosso del socialismo sovietico in uno spazio angusto senza futuro. Ma quale fu il lungo percorso che portò a questo esito? E quale la genesi del conflitto che ha disegnato i lineamenti del mondo contemporaneo? Oggi è finalmente possibile rispondere a queste domande con la documentazione dei protagonisti e il distacco dello storico. Nessuno voleva una guerra fredda, nessuno l'aveva pianificata e nessuno dei protagonisti l'aveva davvero prevista, per lo meno nelle forme rigide che poi assunse. Ciò che si andava delineando nei mesi conclusivi della Seconda guerra mondiale era un'inedita geografia di potenza in cui Stati Uniti e Unione Sovietica primeggiavano... Gli assunti ideologici e i paradigmi culturali dei protagonisti ebbero un ruolo determinante: additavano la direzione in cui ciascuno intendeva procedere, ed erano le lenti attraverso cui si giudicavano le mosse altrui, si tentava di indovinare le possibili concatenazioni di eventi futuri, si soppesavano i pericoli evidenti o potenziali. L'URSS di Stalin non poteva concepire la coesistenza internazionale se non in chiave intrinsecamente conflittuale. Il governo degli Stati Uniti, insieme a larga parte delle élite europee, si convinse che una ferma contrapposizione ai sovietici fosse la via piú efficace, e meno pericolosa, per promuovere interessi, ideali e identità di una coalizione occidentale che prese a definirsi come «mondo libero». Fu allora che la guerra fredda prese forma.




Autore

Federico Romero insegna Storia dell'America del Nord all'Università di Firenze. Le sue ricerche sulla storia internazionale contemporanea e la politica estera americana hanno riguardato la ricostruzione postbellica dell'Europa, i rapporti tra Italia e Stati Uniti, le relazioni internazionali dell'Italia e le trasformazioni del sistema internazionale. Ha pubblicato Emigrazione e integrazione europea 1945-1973 (1991), Gli USA potenza mondiale (2001), Storia internazionale del Novecento (2001), Reinterpreting the End of the Cold War (con S. Pons, 2005), Nazione, interdipendenza, integrazione (con A. Varsori, 2006), Le crisi transatlantiche (con M. Del Pero, 2007) e Storia della guerra fredda (Einaudi, 2009).










Altre Informazioni

ISBN:

9788806188290

Condizione: Nuovo
Collana: EINAUDI. STORIA
Dimensioni: 226 x 30 x 144 mm
Formato: Rilegato
Pagine Romane: VI


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