Due donne si incontrano a una seduta di danza terapia. Non si conoscono ma il loro passato è così simile che l'una si vede riflessa nell'altra. La narratrice accetta così di raccontare un anno fondamentale per la vita di Lucia, il 1972. Un anno di ribellioni, di manifestazioni, di volantini, un anno di grandi amicizie, della prima volta, di una faticosa conquista della propria identità. Insieme all'autrice entriamo dentro alla vita di Lucia, attraverso i suoi pensieri, scritti con la spontaneità di una diciassettenne in una piccola agendina verde, ma non ci sentiamo mai fuori luogo. Perché Lucia siamo tutte noi, con le nostre incertezze giovanili e la voglia di cambiare il mondo. Ma soprattutto con un groviglio di emozioni che solo il tempo saprà dipanare. Un libro a metà tra il diario e la biografia, che ci riporta a ciò che siamo stati e ci fa vedere gli adolescenti con occhi nuovi.
