Il suo nome era Prince, ed era funky. Era anche stimolante, esasperante, visionario, riservato, seducente. Ha incarnato le contraddizioni come se farlo fosse la cosa più naturale del mondo. Quando ha cambiato il suo nome in un glifo impronunciabile, ha unito i simboli del maschio e della femmina per rappresentare se stesso. Quando registrava - un torrente quotidiano di creatività - scivolava con disinvoltura dal punto di vista maschile a quello femminile. Cambiando strumenti e stili musicali durante i concerti e gli album - a volte durante le singole canzoni - non vedeva confini. Ha riunito le forze opposte, come il sesso e la religione. Soprattutto il sesso e la religione: mostrando la sua ricerca interiore tesa a riconciliare una mente peccatrice con l'amore per Dio. Questo libro traccia l'ascesa del "genio di Minneapolis", un artista unico la cui imponente eredità continua a plasmare la cultura pop.
