La mostra presenta ventidue artisti di diversa provenienza (dall'Albania al Sudest asiatico, al Medio Oriente), molti dei quali vengono esposti per la prima volta in Italia. Oggi proprio coloro che vivono o hanno vissuto sulla propria pelle l'incontro tra culture differenze, stanno infondendo all'arte nuove energie creative in un rapporto di confronto, di scambio, di travasi e di influssi. Questa mostra parla dunque di identità, intendendo con questo termine qualcosa che non si definisce solo in base alla propria radice geografica ma che è soprattutto prodotto di esperienze e di relazioni; qualcosa che non è fissato una volta per tutte ma che è vivo e mobile; un'identità che resiste alle semplificazioni e alle classificazioni e che non si preoccupa troppo di rivendicare se stessa. La mostra (a Milano fino al 28 gennaio 2007 e a San Francisco dal 4 maggio all'11 agosto 2007) manifesta dunque l'orientamento interculturale che caratterizza molta parte della società e dell'arte del presente, affronta i temi della dislocazione, e della stratificazione culturale, e l'idea di cultura come ambito dotato di vitalità capace di assimilare e integrare continuamente, nella propria forma e nella propria tradizione espressiva, elementi nuovi ed estranei.