La banda della Magliana dal 1977 ai giorni nostri. Una vicenda criminale che non smette di porre interrogativi inquietanti e le cui propaggini arrivano fino ad oggi. È la storia della banda della Magliana, un gruppo di killer che, negli anni Settanta, partendo dalla periferia romana si è affermato nella Capitale, mettendo la sua forza di fuoco al servizio dei poteri occulti che miravano a destabilizzare il Paese. Scritto con il ritmo narrativo del romanzo, questo libro di Angela Camuso ripercorre le tappe di un sodalizio che in pochissimo tempo conquistò un posto di rilievo nell'Olimpo della criminalità organizzata. L'autrice, che ha attinto per il suo lavoro a centinaia di documenti giudiziari, fa parlare i protagonisti senza omettere nomi, luoghi e circostanze, in una sequenza di delitti e misteri: dall'omicidio del giornalista Pecorelli, al sequestro Moro, al rapimento di Emanuela Orlandi. Questo feroce gruppo criminale, che ha intrattenuto rapporti con mafia, camorra, terrorismo neofascista, servizi segreti, ma anche con prelati, magistrati e politici, nonostante una catena di «pentimenti» e faide interne, ha continuato ad agire fin quasi ai nostri giorni. Contando ancora, racconta Camuso, sui suoi legami con i Palazzi del potere.
