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cosmi benedetta - liberalizzaci dal male

LIBERALIZZACI DAL MALE Orari, mercato del lavoro, trasporti-reti: come, quando, chi, dove e perche'


5 stelle su 5 1 recensioni presenti


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Dettagli

Genere:Libro
Lingua: Italiano
Editore:

Rubbettino

Pubblicazione: 02/2012





Trama

Cercando il futuro. Tra l'andamento economico italiano e il debito pubblico che pesa sulle nuove generazioni. Partiamo da due capitali simbolo per lo spread: Francoforte e Atene, osservate nella loro struttura culturale ed organizzativa - ad esempio, gli orari dei mezzi pubblici e l'apertura e chiusura dei musei - ed è subito fatto un confronto con il sistema italiano che regola il rapporto fra i luoghi che detengono beni culturali e gli orari che ne permettono l'accesso. Un tono ironico per affrontare il bisogno delle liberalizzazioni a partire dall'episodio che ha visto il Presidente tecnico, Monti, dal barbiere, in un giorno di domenica. L'autrice non esita a riportare una lettera, a firma di alcuni parrucchieri di Marsala, "contro l'ordinanza comunale di restare aperti solo le mattine, con multe per chi avesse aperto anche il pomeriggio". Liberalizzazioni per non dimenticare le "altre città" e gli "altri quartieri", non serve accanirsi su Roma e Milano, se poi nessuno pensa che esistono tutte le altre realtà locali "scollegate". Persino col treno.










Altre Informazioni

ISBN:

9788849833485

Condizione: Nuovo
Collana: VARIA
Formato: Brossura
Pagine Arabe: 69





I vostri commenti al Libro

1 recensioni presenti.

19/04/2012 Di jeankrauts
5 stelle su 5

"Yes, week-end!": ecco come secondo la Cosmi possiamo liberalizzarci dalla crisi Jonathan Livingston. Benedetta Cosmi è come quel gabbiano di Richard Bach: vuole scoprire, conoscere, e dire la sua, anche a dispetto degli Anziani dello stormo. A modo suo, anche correndo il rischio di essere poco comprensibile, perché leggere un suo libro richiede un certo impegno intellettuale e una certa sensibilità all'innovazione. Già in "Non siamo figli controfigure" (Sovera, 2010) ho potuto constatare quanto la mia capacità di lettura e interpretazione sia decisamente - e che la Crusca mi passi il neologismo - tartarughesca in confronto al suo esplosivo stream of consciousness: sembra quasi di essere travolti dal gettito di una diga piena di esperienze maturate in Italia e all'estero, sia come studente universitaria che come professionista. "Liberalizzaci dal male" (Rubettino, 2012) non è da meno in quanto a stile e argomenti trattati. Con un ritmo di scrittura che spingerebbe chiunque a rimboccarsi le maniche, e ampliando le tesi del libro edito due anni prima, la Cosmi illustra in 71 pagine le cause che hanno portato Italia e Grecia ad uno spread prima culturale e poi finanziario con la locomotiva tedesca. Si parte in primo luogo dalla carenza di opportunità culturali per i giovani, causata da biblioteche e molti musei aperti - se tutto va bene - fino all'ora di cena, e chiusi durante i festivi. Perché partire dalla cultura? La risposta sta in un aforisma della Cosmi: "il futuro passa dall'innovazione del processo e dalla valorizzazione della tradizione". Affermazione sacrosanta per una nazione come quella italiana ricca da una parte di monumenti, storia e tradizione, dall'altra di potenziale creativo. Pane al pane e vino al vino: l'Italia potrebbe beneficiare immensamente di un turismo ben gestito, ma per fare questo occorre liberalizzare! A partire proprio dagli orari di apertura delle attività culturali e commerciali, oramai obsoleti per un



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