"È con coraggio che Luisa Spassino si mette a nudo in questo testo, andando a condividere, con la delicatezza che la caratterizza, i suoi più recessi pensieri, il suo sentire più profondo, in modo felice e luminoso. Le immagini che l'autrice utilizza per rappresentare e veicolare i suoi pensieri infatti, sono sempre traboccanti di luce e di vita. Anche là dove, talvolta, scorrendo il testo lo vediamo adagiarsi sulla malinconia e su una certa sottesa tristezza, è comunque presente un elemento che rischiara la composizione, un profumo, una luce lunare, una singolarità che apporta un messaggio di speranza o di quiete: quelle stesse voci che fanno capolino nel titolo della silloge sono lirica metafora di una felicità sottile, di un luminoso struggimento".