La complessità dei compiti evolutivi adolescenziali espone l'individuo a vissuti di incertezza e di vuoto dovuti alla sospensione tra la perdita dell'immagine infantile e la non ancora strutturata identità adulta. Gli interrogativi esistenziali accompagnano l'adolescente nei tentativi di riconoscersi e capirsi durante le trasformazioni in corso. Alcuni adolescenti tollerano i sentimenti di malessere che derivano da tutto ciò, altri incorrono in una crisi più intensa dove può trovare spazio la crisi depressiva, le tendenze antisociali, l'uso di sostanze, l'antisocialità e, alcune volte, anche il pensiero di porre fine alla propria esistenza. A quali condizioni la sofferenza adolescenziale può essere quindi considerata una "normale" condizione esistenziale, definita dal vissuto di perdite importanti, dal peso di reali assunzioni di responsabilità e da sfide continue ma propedeutica allo sviluppo adattivo o, al contrario, il campanello di allarme di un potenziale disagio psicologico futuro? Obiettivo di questo libro è quello di analizzare il rapporto fra compiti di sviluppo e reazioni a tali compiti, in un periodo dell'esistenza dove le traiettorie di sviluppo possono virare repentinamente verso lidi accoglienti, o al contrario, approdare a condizioni di esistenza disadattive, quando non addirittura patologiche.