Il libro di Giuseppe Cavallera, a cura della nipote Anna Cavallera, rappresenta una rielaborazione e un concentrato di memorie, "ricucito" attingendo ai ricordi d'infanzia dell'autore. Interessa i primi anni del 1900, densi di conflitti sociali, trascorsi nell'Isola di San Pietro e narrati in prima persona. Cavallera sperimentò emozioni ed avventure a bordo della goletta aragostiera "L'Annetta C", la cui vicenda si conclude con il tragico e misterioso naufragio del bastimento, nel marzo 1913. Per la realizzazione del libro si è resa necessaria un'accurata indagine storica, dalla quale emergono, per la prima volta, i nomi dei membri dell'equipaggio, periti nel terribile naufragio.