L'ascensione al monte Tarrabah narra le vicissitudini della scalata alla vetta più alta del pianeta Venere, che potrà permettere a tre venusiani e al loro assistente robotico di partire con un'astronave per raggiungere e salvare la Terra. Ne risulta un viaggio e(re)tico e (ada)mitico dove nulla starà tra parentesi: le vergogne dell'uomo, le virtù dell'alieno. Si ripercorrono, per entrambe le imparentate specie, le terribilità peculiari, usando ironia, e il tipico linguaggio dei "pochi", mica una minoranza: una bontà avversativa. Tra sogni, fole, calli e amplessi, lo strano triangolo scaverà il pietrisco d'un paesaggio fantascientifico: allegoria di "cuori duri" non più allegri, in attesa inconsapevole di guarigione. Il libro è stato realizzato nell'ambito del progetto Venusianpeople, che si mobilita per la promozione della Cittadinanza Universale Venusiana.