Istanbul, anni Trenta. Sul traghetto che attraversa il Bosforo Ömer, studente di filosofia, incontra Macide, aspirante pianista, e i due si innamorano all'istante. Una notte Macide decide di fuggire di casa e Ömer la accoglie nella pensione dove vive, presentandola a tutti come sua moglie e introducendola nella sua cerchia di intellettuali. Ma presto le ristrettezze economiche e l'incertezza sul futuro segnano il loro rapporto, portandolo alla dissoluzione, e Ömer, deluso dalla vita, si abbandona ad avventure pericolose, mentre si convince sempre di più che il suo male di vivere sia colpa di un demone interiore... Sullo sfondo della Istanbul bohémienne dei primi anni della Repubblica Turca, Sabahattin Ali ritrae con straordinaria maestria il dissidio interiore di Ömer, antieroe alle prese con le sfide della vita adulta e piccolo-borghese. Tradotto per la prima volta in italiano, un grande classico della letteratura turca che a ottant'anni dalla pubblicazione continua ad affascinare i lettori di tutto il mondo.