In tutte le tradizioni religiose sono presenti le figure del saggio e del santo capace di ammansire le bestie feroci, di conoscere a fondo i segreti della natura e di stringere amicizie speciali con alcuni animali. Nel mondo occidentale san Francesco ? l'emblema dei santi amanti del creato: il Cantico delle creature ? la pi? alta espressione poetica di questo amore. Il saggio di Bormolini allarga ulteriormente la prospettiva, mostrando come in realt? nelle vite dei santi questo tipo di rapporto ha un carattere quasi universale. Infatti il legame armonioso con il mondo animale caratterizza gran parte della tradizione monastica, non solo primitiva. Una delle esperienze pi? significative ? quella dei monaci celtici, cantori innamorati della natura, talmente affascinati dalla meravigliosa bellezza degli animali da condividere con loro dei cenobi sui generis, collocati in localit? disabitate dall'uomo. Una delle critiche mosse alla tradizione occidentale cristiana ? di aver favorito lo sviluppo di una cultura antiecologica, ma le vicende dei pi? grandi testimoni della cristianit?, che sono i santi, potrebbero restituire alla cultura occidentale qualcosa che era andato perduto. Cos? come perduta era la perfetta armonia del Giardino incantato delle origini che tanti santi hanno saputo ritrovare, manifestandola in modo visibile, creando intorno a loro un piccolo angolo di quel Giardino, il meraviglioso Eden, da cui l'essere umano proviene e a cui forse tutti anelano di poter tornare.