Nessuno può scrivere la cronaca odierna e la storia recente italiane, troppo fitte di misteri e di menzogne. Chi ha i dati per scriverle non vuole che siano scritte. Un romanzo, ecco. Tra creazione fantastica e resoconti puntuali, il tentativo, almeno, di colmare le lacune collegando i fatti in maniera compatibile con le costanti della loro sequenza e con la ragione. Senza sicumera, nella consapevolezza di non disporre né dei dati né degli strumenti ermeneutici per ricostruire e affermare la verità né, tanto meno, di possederla la verità: quasi sempre inafferrabile, e per ciascuno la sua. Ma anche senza timori nel riconoscere la realtà, per quel tanto che si presenta; nessuna voglia di cedere all'abitudine di girare lo sguardo dall'altra parte, di far finta di niente, di convincersi di non sapere neanche quello che è sotto gli occhi di tutti. Scritto vent'anni fa, rimasto finora inedito, solo ora sembra trovare un'eco nell'attuale dibattito politico.
