In etica Lévinas apre un varco verso il "prima della Legge". Che cosa c'è ancor prima che essa nasca? Non esiste un comando esteriore, nulla è imposto, per cui compare uno spazio di libertà etica. Libertà di approccio all'Altro, un principio da cui partire per abbracciare o rifiutare l'etica. Non siamo all'interno della Regola Aurea e nemmeno tra i principi morali cristiani, ma immersi in un ambito nel quale il soggetto, mosso dal Volto dell'Altro, costruisce la sua via etica che non originerà principi o leggi, ma solo adesione alla sofferenza del proprio "dirimpettaio" che sta chiedendo aiuto, non a parole, ma con la sua muta sofferenza.