La mostra, in un ampio percorso temporale e cronologico, accoglie le opere più rappresentative di un intenso lavoro in continua evoluzione che parte dagli anni settanta con le prime ricerche fotografiche, prosegue negli anni Ottanta con la realizzazione delle più importanti campagne pubblicitarie con le più note aziende italiane (Breil, San Pellegrino, Moschino, Kodak, Enel, ecc.). Segue l’intensa e proficua collaborazione con la Galleria Photology di Milano e Londra che indirizza il lavoro di Festa nella decade degli anni novanta. Agli inizi degli anni duemila, avviene il passaggio dalla fotografia analogica all’immagine digitale e, quindi, all’arte visiva. Un’ampia area della mostra è dedicata alle grandi opere e sculture nelle quali l’utilizzo del bianco e nero esalta la precisione quasi chirurgica dei tagli, delle inquadrature dove ogni senso è ragionato e voluto. E, infine, la sezione più moderna con opere di grandi dimensioni dove si alterna il colore dal forte impatto emotivo al bianco e nero. Il percorso espositivo si apre e si chiude con due camere oscure che regalano al visitatore un’esperienza emozionale ed immersiva molto coinvolgente.
La mostra si racconta all’interno di un’onda naturale, creata da Matteo Fantoni, ritmata da un susseguirsi di volumi variabili, compressioni ed esplosioni spaziali, luci ed ombre che il visitatore attraversa per conoscere e vivere l’artistico di Elia Festa.