Un lungo viaggio di due anni al seguito dei pastori nomadi transumanti in Piemonte è il filo conduttore di quest'opera, che nasce per documentare il fascino romantico di un mestiere antichissimo, ma che via via fotografa e descrive con grande concretezza una realtà viva che cerca di non soccombere. Per comprendere appieno il fenomeno, vengono innanzitutto presentati gli aspetti storici, normativi e tecnico-scientifici che caratterizzano e regolano la pastorizia nomade, quindi lo sguardo si sposta sui protagonisti, una galleria di 20 ritratti. È la loro voce, insieme a descrizioni, commenti e immagini a portarci alla conoscenza diretta di cosa vuol dire essere "pastore vagante" per 365 giorni all'anno. Voci senza tempo, dove il passato e il presente si mescolano, voci giovani, di chi ha iniziato da poco seguendo la passione per gli animali, parole rassegnate e toni convinti, di chi ama il proprio lavoro, la propria vita e non ci sta ad arrendersi. Non sono gli "ultimi" e non vogliono esserlo, ciascuno cerca la propria strada per sopravvivere, uniti da un mestiere difficile, ma sempre in competizione per gli spazi da utilizzare.
