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ARGOMENTO:  EBOOKS > ARTE

angelo rodà - le donne non hanno paura del sangue

Le donne non hanno paura del sangue

angelo rodà




Formato: EPUB
DRM: Nessuna
Dimensioni: 697 KB

PREZZO
6,99 €




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ebook

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Dettagli

Lingua: Italiano
Editore:

Kimerik

Pubblicazione: 08/2022





Trama

Dal balcone del suo palazzo, don Turi detto “il Mahatma”, osserva e tiene in pugno la cittadina di Ova Marina, bagnata dalle acque dello Jonio.
In un ambiente arretrato, in cui la ’ndrangheta tira le fila della vita di un’intera comunità, si svolgono storie crude e drammatiche, narrate attraverso gli occhi del giovane Angelo, testimone distaccato ma non troppo di una realtà che può comprendere solo chi vi è immerso totalmente.
È una quotidianità fatta di soprusi, silenzi, regole non scritte, che condiziona l’esistenza degli abitanti di Ova, ma al contempo è vista come l’unica realtà possibile. Chi si vuole veramente ribellare deve fuggire lontano, farsi una vita altrove, non esistono mezze misure.
Una delle ossessioni principali di don Turi sono le donne, considerate né più né meno che dei giocattoli da usare e buttare, all’occorrenza anche distruggere.
Simile a un rettile, il boss avvelena le sue prede prima di divorarle, agisce sulla loro psiche prima ancora che sui corpi attraverso la superstizione e la calunnia, impersonate dalla tetra figura della sdocchiatrice. La spettrale Cummari Macumba bussa alla porta della malcapitata di turno: aprirle significa siglare un patto irreversibile, cadere nella rete e non poterne più uscire.
Che siano amanti o mogli, le donne sono delle figure senza voce in capitolo per il “Mahatma”.
Quando mette gli occhi sulla bella Patty, tutto sembra risolversi secondo il solito copione, l’ennesima vittima da adescare e divorare e poi sputare via, una mera parentesi per poi tornare a occuparsi di droga e traffici illeciti. La parabola di don Turi sembra non conoscere mai una fase discendente, ma forse saranno proprio queste donne ingannate, sottomesse ma abituate alla connivenza, sfruttate ma complici, ad avere l’ultima parola.
 




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