Questi manualetti scritti alla fine dell’800 dal medico e antropologo Paolo Mantegazza sono una finestra sulle relazioni uomo/donna dell’epoca e su come veniva concepito il matrimonio, ma contengono anche elementi inaspettatamente moderni e attuali.
Agli impazienti, che vogliono prender moglie troppo presto,
ai libertini, che la prendono troppo tardi,
ai paurosi, che lottando fra il sì e il no, finiscono per non prenderla mai,
dedica questo libro un uomo, che ha sempre benedetto il primo matrimonio, che spera di benedire anche il secondo, credendo questo contratto sessuale, ad onta dei molti suoi difetti e dei molti suoi pericoli, la forma meno peggio dei vincoli che legano l’uomo alla donna.
Alle troppo impazienti,
Alle troppo esigenti,
Alle troppo positive, che credono bastare alla felicità del matrimonio molti quattrini e una corona,
Alle troppo poetiche, che credono bastare al matrimonio l’amore,
Dedico questo nuovo libro, Perché tutte imparino, che se il matrimonio può darci la massima felicità, è anche la più instabile delle combinazioni chimiche; il più delicato, il più intricato, il più fragile di tutti i meccanismi.
