«La poesia di Lauro Cordel non è poesia di luoghi, ma fatta di luoghi; non è un parlarne, un celebrarne le peculiarità, è piuttosto porgerceli come si farebbe passando il pane ad un amico, un companatico quasi eucaristico, che ha in sé un legame che trascende il tempo, i legami, gli angoli - anche quelli più remoti - per unire in una dimensione che è quella stessa del loro crescere e maturare.» (dalla Prefazione)