"Viaggiare può essere un divertimento, una vacanza, una professione, oppure una grande passione", ma per Ciocio, all'anagrafe Massimo Cavallo, un mito del mototurismo italiano, estremo e non, è una vera e propria filosofia di vita. Da sempre viaggia unicamente in moto, "perché le cose che accadono, le persone che incontri e i luoghi che vedi assumono un significato diverso, speciale". Molto spesso poi, il senso del viaggio è il viaggio stesso, il bisogno di rimettersi in sella, di abbandonare per qualche tempo gli itinerari della vita quotidiana e spingersi lontano, con un bagaglio ridotto all'osso, per sentirsi più liberi e per approfondire il contatto con la vita e il mondo. Ciocio Cavallo, da anni collaboratore della rivista «Mototurismo» e figura di riferimento per tutti gli appassionati di motociclismo, si definisce un uomo ricco e fortunato: ricco perché viaggiando ha potuto conoscere Paesi, culture e persone di ogni genere che gli hanno regalato momenti straordinari, fortunato perché da anni viaggiare in moto è diventata la sua professione. Dal 1989 a oggi non si è mai fermato, raggiungendo quasi ogni angolo del pianeta: dal Sudamerica all'Africa, dal Nord Europa all'Asia. E da allora non ha più smesso di raccontare i suoi viaggi straordinari, per condividere con tutti, motociclisti e non, le sue esperienze e le sue incredibili avventure, prima di riprendere ancora una volta il cammino.
