Ivan Tognarini, da storico dell'età moderna di origini piombinesi, accanto ad altri temi, riuscì sempre ad avere un pensiero per la "sua" industria, nobilitandone la funzione storica ed allargandone il respiro oltre quello strettamente economico produttivo. All'inizio del suo lavoro di insegnante universitario lo fece connotando la questione del ferro in chiave politica e strategica per il nascente Granducato di Toscana, associando l'appalto delle miniere ottenuto da Cosimo de Medici alle sue mire espansionistiche sul territorio senese e piombinese. Quasi alla fine del suo percorso di professore e di vita ne nobilitò il ruolo legando le vicende dell'industria a quella di un'icona dell'arte mondiale: la primavera di Sandro Botticelli, ovvero l'allegoria del matrimonio tra un Medici ed una Appiano, signori di Piombino. Nel mezzo una fitta serie di interventi, di saggi, di ricerche sul Principato, proprietario delle miniere dell'Elba. Gli atti di questo convegno dedicato alla memoria di Ivano Tognarini ripercorrono proprio questa parte del suo interesse civile e professionale. Da un lato l'amore per la ricerca storica legata alle sfaccettature dell'industria siderurgica nel territorio toscano lungo 500 anni di storia, dall'altro l'impegno civile verso il mantenimento della memoria storica con la partecipazione alla AIPAI e alla definizione di strategie d'intervento efficaci per la salvaguardia del patrimonio industriale.