Somalia, anni Settanta. Dopo la presa di potere di Siad Barre, un gruppo di giovani ministri accetta di collaborare con il regime per liberare il Paese dai retaggi del periodo coloniale e dalle divisioni tribali, consapevole che lo sviluppo non può prescindere dal controllo e dal rafforzamento del sistema educativo, e, prima ancora, dall'introduzione della forma scritta per la lingua somala. Nello stesso periodo alcuni volontari italiani in servizio civile, docenti in una scuola cattolica, cercano invano di adattare l'insegnamento alla realtà locale, incontrando la resistenza della comunità italiana. Dall'intrecciarsi di questi due mondi nasce un piccolo caso politico internazionale, che getta luce su una realtà e un periodo storico ancora poco conosciuti.