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ARGOMENTO:  LIBRI > FILOSOFIA > TESTI E STUDI

du chatelet emilie - discorso sulla felicita'

DISCORSO SULLA FELICITA'




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Dettagli

Genere:Libro
Lingua: Italiano
Editore:

Elliot

Pubblicazione: 02/2015





Trama

Scritto subito dopo la fine del sodalizio con Voltaire, "Il Discorso sulla felicità" fu pubblicato solo dopo la morte dell'autrice, Emilie Châtelet, considerata uno dei più grandi ingegni femminili del XVIII secolo. Il tema della felicità, caro da sempre alla filosofa, viene affrontato in questo breve saggio a carattere autobiografico dalla donna scienziata che non cede a sentimentalismi o a impostazioni epicuree. Il suo stile è asciutto e le sue riflessioni si rivelano corpose e delineate con lo spirito geometrico che la contraddistingueva. Si tratta di pochi ma ben ragionati consigli, oggi ancora validi di fronte all'esplosione delle emozioni quotidiane e allo smembramento dell'io operato dai social media: avere aspirazioni, diffidare dai pregiudizi, predicare le buone maniere, prendersi cura di sé, distogliere la mente dalle idee tristi, moderare i desideri, dimenticare chi non ci vuol bene, amare più la cultura e il sapere dell'amore stesso. Prefazione di Elisabeth Badinter.




Note Editore

LE RIFLESSIONI SULLA FELICITÀ DELLE DONNE DA UNA DONNA RIBELLE EDUCATA COME UN GENTILUOMO

S critto subito dopo la fine del sodalizio con Voltaire e pochi anni prima di morire, il Discorso sulla felicità fu pubblicato solo nel 1779 per volontà degli eredi. Il tema della felicità, caro da sempre alla filosofia, incontra il rimescolamento dei paradigmi proprio dell'Illuminismo attraverso il rifiuto per le speculazioni metafisiche e mistiche, valorizzando la via suggerita dalla Dea della ragione, che indica percorsi di riflessione personale dediti all'autentico ascolto di sé. Un breve saggio a carattere autobiografico in cui la donna scienziata, nell'affrontare il tema della felicità, non cede a sentimentalismi o a impostazioni epicuree. Il suo stile è asciutto e le sue riflessioni si rivelano corpose e delineate con lo spirito geometrico che la contraddistingueva. Ciò che può portare felicità a una donna è una maggiore coscienza di sé e una riflessione sulla complessità del vivere. L'autrice propone pochi ma ben ragionati consigli, oggi ancora validi di fronte all'universo esploso delle emozioni quotidiane e lo smembramento dell'io operato dai social media e dalle ultime tecnologie: avere aspirazioni, diffidare dai pregiudizi, predicare le buone maniere, prendersi cura di sé, distogliere la mente dalle idee tristi, moderare i desideri, dimenticare chi non ci vuol bene, amare più la cultura e il sapere dell'amore stesso.




Prefazione

«Per Madame du Châtelet la cultura era l'arma di una ragionevole speranza per tutti, non solo per le donne, e insieme una certezza» CORRIERE DELLA SERA

«Andò contro la discriminazione che rendeva impossibile per una donna seguire la stessa carriera di un uomo» THE GUARDIAN





Autore

ÉMILIE DU CHÂTELET Nata a Parigi nel 1706, è considerata uno dei più grandi ingegni femminili del XVIII secolo. Il padre aveva incarichi di grande prestigio alla corte del Re Sole. Fu stimolata a sviluppare interessi sia linguistici che scientifici, all'epoca riservati esclusivamente ai rampolli di sesso maschile delle grandi famiglie. La serietà degli studi non le impediva comunque di condurre una vita brillante, talvolta frivola, intessuta di occasioni mondane. Contribuì alla divulgazione e allo sviluppo delle teorie di Leibniz e di Newton, di cui tradusse in francese i Principia. Dal 1733 al 1746 fu l'amante, la compagna e la musa di Voltaire. Morì nel 1749 a causa di una gravidanza in età avanzata. Dopo la sua morte, Voltaire scrisse: "Non ho perduto un'amante ma la metà di me stesso. Un'anima per la quale sembrava fatta la mia".










Altre Informazioni

ISBN:

9788861928299

Condizione: Nuovo
Collana: LAMPI
Formato: Brossura
Pagine Arabe: 46
Traduttore: Molica Franco A.


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