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furini luigi - volevo solo vendere la pizza
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VOLEVO SOLO VENDERE LA PIZZA Le disavventure di un piccolo imprenditore


1 stelle su 5 3 recensioni presenti


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Dettagli

Genere:Libro
Lingua: Italiano
Editore:

Garzanti

Pubblicazione: 01/2007





Trama

Dove è più facile aprire un'impresa? In un paese dove si possono fare affari con relativa semplicità. Nella classifica della Banca Mondiale, l'Italia è all'820° posto, dopo il Kazakhistan, la Serbia, la Giordania e la Colombia. Merito della nostra infernale burocrazia. Un giornalista prova a diventare imprenditore. Segue i corsi di primo soccorso, quello antincendio, quello sulla prevenzione degli infortuni. Frequenta commercialisti e avvocati. Informa le "lavoratrici gestanti" dei rischi che corrono - ma solo quelle "di età superiore ad anni 15". E poi c'è l'Asl con tutti i regolamenti sull'igiene e l'obbligo di installare e numerare le trappole per topi (non basta il topicida vogliono fare una statistica?). C'è persino il decalogo che insegna quando bisogna lavarsi le mani. Compra centinaia di marche da bollo, compila (e paga) un'infinità di bollettini postali. Sei mesi dopo e con centomila euro di meno, apre finalmente l'attività: un piccolo negozio di pizza d'asporto. Ma a quel punto si trova a dover fare i conti con i cosiddetti "lavoratori" e con i sindacati. Dopo due anni infernali, chiuderà bottega. L'eccessiva rigidità nei rapporti di lavoro porta a un eccesso di flessibilità? Le leggi troppo restrittive spingono inevitabilmente verso l'economia sommersa e il lavoro nero? Sono i temi di discussione in questi mesi caldi, mentre si parla di riforma della Legge Biagi. Quello di Gigi Furini non è un trattato di economia del lavoro. È il resoconto di due anni impossibili...










Altre Informazioni

ISBN:

9788811600572

Condizione: Nuovo
Collana: SAGGI
Formato: Brossura
Pagine Arabe: 193





I vostri commenti al Libro

3 recensioni presenti.

02/04/2007 Di info
0 stelle su 5

finalmente un giornalista "illuminato" dalla prova empirica di quanto sia "contrastata" l''iniziativa privata (ossatura dell''economia nazionale), vince la solita propensione, viziata dal semplicistico luogo comune legato agli artigiani e commercianti ecc. ecc., a considerarli quelli che "evadono" e basta....... bravo!!



03/07/2007 Di giusepperiola
0 stelle su 5

Denunciare l''infernale macchina burocratica (adempimenti, regolamenti ecc.) sicuramente apre uno spaccato visibile su una realta'' poco conosciuta; ma tutto cio'' serviara'' a qualcosa? Ai posteri la sentenza.



30/10/2007 Di nosesa
5 stelle su 5

Buongiorno, avrei voluto scrivere direttamente a Luigi Furini, ma non ho trovato la sua mail diretta... Il libro è piacevolissimo, però prende in giro i corsi sulla sicurezza. Mi sembra un atteggiamento da primi dell'novecento, quando probabilmente si prendeva in giro anche i primi corsi per ottenere una patente di guida. Se lei ha trovato un docente incapace, non è colpa di nessuno. Italiano a scuola può essere una bellissima materia se insegnata da un bravo docente e orrenda se insegnata da un docente carente. Ricordo che ad oggi ci sono tre morti al giorno sul lavoro. Fortunatamente credo che in 10 anni tutti si abitueranno a fare i corsi, ed anche i corsi miglioreranno. Non è ammissibile che in Italia nessuno sappia fare un massaggio cardiaco. Le statistiche americane parlano di molte più vite salvate grazie all'aiuto prestato nel primo soccorso. Nella sua pizzeria in America Le avrebbero fatto comprare anche una macchina per la rianimazione, fortunatamente. Purtroppo la sua attività è cessata per le cause avanzate da lavoratori poco corretti, che purtroppo in Italia sono a milioni, aiutati dai sindacati. Daltronde non esiste la giusta tutela al datore, che ha in capo le sorti più famiglie. E ha ragione a sostenere che chi gode dell'aiuto dei politici ha tutto facile. Quindi se la prenda con i lavoratori, con i politici, con le marche da bollo, con i docenti impreparati, ma non con la formazione ai lavoratori. Alessandro



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