Vinicio Capossela. Nel paese dei coppoloni è un viaggio cinematografico – geografico, musicale e fantastico – narrato, cantato e vissuto da Vinicio Capossela, in quel territorio giacimento di culture, racconti e canti che hanno ispirato l'ultimo romanzo dell'artista e da cui trae linfa il materiale del suo prossimo disco di inediti. Un mondo che la Storia ha seminterrato, ma che fa sentire l'eco e il suono se gli si presta orecchio e ci si dispone al sogno. Il film è girato in Alta Irpinia, in "quelle terre dell'osso" in cui "un paese ci dice di tutti i paesi del mondo", fra trivelle petrolifere e case abbandonate, pale eoliche e vecchie ferrovie, boschi, animali selvatici e paesaggi incontaminati. Sono questi i luoghi in cui l'ispirazione letteraria e musicale di Capossela è diventata realtà, restituendo il ritratto di un'Italia forse perduta e dimenticata, ma che ancora vuole raccontare la sua storia e la sua energia: le voci, i volti, i personaggi, le tradizioni popolari, gli sposalizi, le musiche che percorrono le vene dei sentieri della Cupa, le litanie delle mammenonne, le conversazioni in piazza, le chiacchiere dal barbiere, le passeggiate sui sentieri dei muli, la Natura selvaggia e resistente. Un luogo immaginario che diventa reale, uno spazio fisico che si trasforma in pura immaginazione. Un'occasione unica per seguire il "musicista viandante" Capossela in questo viaggio a doppio filo sul fronte della musica e del racconto, accompagnati da una colonna sonora originale, che anticipa cinque inediti del suo prossimo disco, Canzoni della Cupa, la cui uscita è prevista per il 2016, oltre a includere performance live di classici come Il ballo di San Vito e La marcia del camposanto, fino al tributo a Matteo Salvatore, "straordinario cantore dello sfruttamento nel latifondo meridionale".