"Viaggio a Ixtlan" è il terzo libro in cui Castaneda racconta la sua iniziazione ai misteri dello sciamanesimo, grazie agli insegnamenti di don Juan Matus. Qui si precisano e si sviluppano temi chiave come il "vedere" dello sciamano, tanto più profondo del "guardare" quotidiano, o come il "potere" che consente all'iniziato di controllare il mondo nelle sue manifestazioni più profonde.