Due racconti del filosofo Sossio Giametta: "Una vacanza attiva" e "Il ragazzo americano". L'involontaria educazione alla vacanza di un uomo proveniente da un ambiente provinciale, in cui fare vacanze non esisteva quando era giovane, se non per i pochissimi ricchi del paese; poi, anche quando le vacanze erano diventate abitudine generalizzata, non aveva ancora maturato l'idea della legittimità della vacanza come ricreazione dopo un lungo periodo di lavoro e come arieggiamento della vita e cambiamento, per un certo tempo, di usi e abitudini. La vacanza rimaneva sempre contaminata, nel suo animo, da un senso di spreco e di colpa.