.
Con
Un fuoco che brucia lento Hawkins vuole immergersi (e immergerci) in tutto ciò che la natura umana comporta se ha subito un trauma.
In particolare, ciò che accade durante l'infanzia, soprattutto a livello traumatico, può riverberare molti anni dopo.
Siamo a Londra.
Un fuoco che brucia lento inizia con il ritrovamento di un cadavere.
Ad essere sospettata è Laura.
La donna un passato travagliato, è irascibile, dai più è considerata turbata e da sempre ha subito il giudizio altrui.
Laura viene vista nei pressi della scena del crimine con gli abiti macchiati di sangue.
Ma le vite che si intrecciano in Un fuoco che brucia lento raccontano di quanto possa essere deleterio per un individuo trovarsi al posto sbagliato nel momento sbagliato.
Lo sa bene Miriam, convinta che i vestiti sporchi di Laura non fanno automaticamente di lei un'assassina.
Miriam ha vissuto sulla sua pelle gli effetti dell'essere nel luogo sbagliato al posto sbagliato.
E nell'aver creduto nella persona sbagliata.
Poi c'è Carla, la cui nipote è stata assassinata brutalmente e lei fatica a riprendersi. Non si fida di nessuno, non crede nella bontà umana e anzi: sa che le persone buone sono ugualmente capaci di azioni terribili.
La natura umana di cui parla Hawkins in Un fuoco che brucia lento non è mai esaminata secondo un unico punto di vista.
Tutti sono segnati nel profondo, solo che alcuni sono segnati più di altri e arrivano a uccidere.
Nessuna tragedia è isolata, questo è uno degli assiomi centrali di Un fuoco che brucia lento, insieme all'altro grande tema seguito dall'autrice: in quale maniera diventiamo chi siamo.
Un fuoco che brucia lento è un romanzo avvincente, cupo, fatto di twist e di ritmi serrati.