Tre giovani di buona famiglia, sani, belli, studiosi, prossimi a cominciare l'università, si annoiano. Passano il tempo chiacchierando e preparandosi ai prossimi studi alla facoltà di Legge. Ma si annoiano. Uno di loro, figlio di un avvocato, si innamora di un film di alcuni decenni prima, lo fa vedere anche ai due amici, e da lì il passo al voler emulare le imprese dei protagonisti il passo è breve. A causa della loro irruenza e mancanza di controllo una delle loro incursioni si trasforma in omicidio. Il commissario Le Breton, responsabile della sezione "omicidi e reati gravi" inizia un'indagine che appare senza speranza. I tre erano in piedi in mezzo al salotto, e non riuscivano a togliere lo sguardo dalla macchia di sangue che imbrattava il parquet di cui era rivestito il pavimento. Il sangue era stato allargato da qualcuno che aveva provato a trascinarsi aiutandosi con mani e braccia. L'impronta di una mano era impressa sul divano dove l'uomo l'aveva appoggiata per aiutarsi a raggiungere il cellulare che era sul tavolino di fronte.
