Quello di Tristano e Isotta è probabilmente uno dei miti arturiani più noti. La storia di questi due sfortunati amanti affascina i lettori da sempre: un amore fatale che scavalca le convenzioni, un tragico intreccio fra Eros e Thanatos, giunto nell'immaginario contemporaneo come uno dei lasciti più duraturi del Medioevo. In realtà, la leggenda è stata ripresa in svariate opere dell'epoca quale frutto di un processo di continua rigenerazione che l'ha portata a rivivere in età moderna grazie al movimento romantico e al genio musicale di Richard Wagner. Il presente volume indaga le realizzazioni letterarie del mito tristaniano nel Medioevo germanico, i contesti storico-culturali e le possibili chiavi di lettura: partendo dai poemi in tedesco di Eilhart von Oberg e Gottfried von Strassburg; attraversando la tradizione nordica, dove la Tristrams saga rappresenta l'unica versione completa del ramo "cortese"; e approdando infine alla suggestiva tradizione inglese con Le Morte Darthur di Thomas Malory, che conclude il ciclo arturiano.