Dalle mura di Bergamo a Crespi d'Adda, dal complesso di Santa Giulia alle incisioni della Valle Camonica fino ai siti palafitticoli del lago di Garda. Un viaggio attraverso i secoli per scoprire i siti UNESCO di due province straordinarie. L'Italia precede di un'incollatura la Cina in vetta alla classifica degli Stati con più siti UNESCO: ne possiede infatti sessanta (a marzo 2025). Fra le regioni italiane il primato spetta alla Lombardia, con dieci siti, di cui metà sono nelle province di Bergamo e Brescia. Visitarli tutti vuol dire immergersi in una storia millenaria e, soprattutto, intraprendere un viaggio attraverso un territorio straordinario, conoscere i gioielli che custodisce e le persone che se ne prendono cura. Il nostro percorso inizia da Bergamo e dalle sue mura la cui costruzione, tra il XVI e il XVII secolo, ha imposto sacrifici enormi alla città ma le ha regalato una corona in pietra che oggi la rende unica. Si prosegue poi fra le case e le ciminiere di Crespi d'Adda, testimonianza di un'epoca d'oro dell'industria lombarda. Varcando il confine fra le province ci si sposta a Brescia e ai reperti lasciati dai «barbari» Longobardi, che nell'VIII secolo elessero la città a luogo del potere religioso, secolare e spirituale. Infine, due tappe misteriose e suggestive: la Valle Camonica, dove l'arte rupestre ci affascina con il suo linguaggio ancestrale, e i siti palafitticoli del lago di Garda, che ci proiettano nel vissuto quotidiano dei nostri antenati. Tante epoche diverse, tanti paesaggi naturali e urbani da esplorare, in un alternarsi di scoperte e di emozioni. Tutte da provare.