La monografia analizza le criticità ermeneutiche dei reati sessuali "post-coercitivi" di ultima generazione, introdotti per via legislativa in molti Paesi europei, nonché per "via giurisprudenziale" in Italia. Una volta individuate le peculiarità empiriche e dogmatiche di "consenso" e "volontarietà" sessuali, si approfondiscono le criticità di talune sottofattispecie poste sul crinale tra tipicità e atipicità, tra cui il c.d. "intoxicated sex", e si analizzano i modelli "post-coercitivi" di tipizzazione, con particolare attenzione per il modello "promozionale" dell'affirmative consent. Si procede quindi all'esame critico delle recenti riforme degli ordinamenti europei (in primis Polonia, Spagna e Svezia), e dell'attuale giurisprudenza italiana in materia. In conclusione, valorizzando i rilevanti spunti scientifici e comparatistici tratti, vengono formulate puntuali proposte de iure condendo finalizzate a contemperare la tutela della libertà sessuale delle potenziali vittime con un diritto penale sessuale liberale e rispettoso dei principi di colpevolezza, proporzionalità, fair labelling ed extrema ratio.
