Guido, i' vorrei, che tu e Lapo ed io... La barchetta degli stilnovisti segue la rotta non tanto immaginaria quanto fortemente immaginata di una passione: ancora una volta tre amici scrittori ce ne raccontano di cotte e di crude. I paesi delle meraviglie, ora, non si trovano necessariamente ai confini del mondo, dai tempi dell'Alighieri molte cose riferite allo spazio fisico in cui viviamo sono cambiate ed ecco l'infiltrato speciale alla corte di Lawrence Osborne nella tibetana Shangri-La, il visitatore di una domestica Marudo, la pattuglia avanzata chiamata Giovanni Mariotti, precipitati nell'orbita di un comune angolo visuale che coinvolge uomini e cose. Viaggiare con loro costa poca fatica, poco danaro, non costringe a elaborare tabelle di marcia spacca ossa, a patire rischi e ritardi, a ingoiare cibi per le nostre viscere esotici e neppure ad affondare nervosamente le mani nelle tasche dieci volte al giorno alla ricerca dei soldi riservati a chi, ancora oggi, negli alberghi, vive più di mance che di stipendio.