Per ogni studio ebraico il riferimento essenziale è la Bibbia, la cui prima parte, il Pentateuco, è chiamata Torà (insegnamento) e propriamente "Torà Scritta". Questo perchè, accanto alla Torà Scritta, nell'ebraismo si è sviluppata fin dalle origini una tradizione parallela di norme e interpretazioni con valore autorevole e sacro, che è stata tramandata per molti secoli in forma orale, e per questo è chiamata "Torà Orale".
Alla fine del secondo secolo dell'era volgare, i Maestri (fino a quel momento chiamati "tannaìm") avvertirono il rischio di pedita del patrimonio di tradizioni accumulate per secoli e presero la decisione di ordinare e mettere per iscritto il materiale raccolto. Da qui nacque la redazione della prima opera fondamentale, la Mishnà.
Con la redazione della Mishnà molto materiale rimase fuori, in parte fu ricompattato in un'opera di struttura e contenuto parallelo alla Mishnà, la Toseftà (lett."aggiunta"), in parte continuò a circolare nelle Scuole. A questi insegnamenti rimasti fuori dalle due collezioni principali si dà il nome di "baraità" (bar significa "fuori").
Conclusa la redazione della Mishnà, l'attività di studio non si fermò. Da questa attività, durata per secoli, nasce il Talmud.
Il Talmud è essenzialmente un commento alla Mishnà, divisa articolo per articolo, e la Ghemarà, che è il commento a ogni singolo articolo. Alla redazione del Talmud lavorarono sia i centri di studio in Terra d'Israele che quelli della Babilonia. Da questo sono nate due redazioni distinte, il Talmud "Yerushalmì" (letteralmente di Gerusalemme) che è il risultato del lavoro delle Scuole in Terra d'Israele, specialmente a Tiberiade e quello "Bavlì", Babilonese.
Il Talmud Babilonese comprende brani di origine differente e usa essenzialmente due lingue: l'ebraico per tutte le citazioni bibliche (salvo le parti bibliche originariamente in aramaico) e per la letteratura tannaitica; l'aramaico per tutte le discussioni e le narrazioni amoraiche.
Per il suo contenuto basilare e multidisciplinare ogni studio sull'ebraismo non può prescindere dal Talmud. L'interesse per questo testo non è limitato al mondo ebraico, ma, per il suo contenuto e la metodologia logica, rappresenta sempre di più un testo attraente per tanti aspetti (giurisprudenza, storia delle religioni, esegesi biblica, filosofia, storia delle scienze).
Questa traduzione, malgrado la sua apparente complessità, offre finalmente al lettore di lingua italiana il livello base, comunque imprescindibile, di comprensione.