libri scuola books Fumetti ebook dvd top ten sconti 0 Carrello


Torna Indietro
ARGOMENTO:  LIBRI > STORIA E SAGGISTICA > VARI

buscaroli beatrice; bandini bruno - strano interludio. arti nell'italia fascista. ediz. illustrata
Zoom

Strano interludio. Arti nell'Italia fascista. Ediz. illustrata

;




Disponibilità: Normalmente disponibile in 5 giorni


PREZZO
29,00 €
NICEPRICE
27,55 €
SCONTO
5%



SPEDIZIONE GRATIS
con corriere veloce per acquisti oltre 29,00 €.


Pagabile anche con Carta della cultura giovani e del merito, 18App Bonus Cultura e Carta del Docente


Facebook Twitter Aggiungi commento


Dettagli

Genere:Libro
Lingua: Italiano
Pubblicazione: 10/2025





Trama

1922, a Firenze, Palazzo Pitti, s'inaugura la mostra Pittura italiana del Sei e del Settecento. 1942, Roma ospita l'Esposizione Universale. Terminus a quo e terminus ad quem all'interno dei quali si dispiega la controversa trama delle esposizioni che in Italia si sono organizzate in quello "strano interludio" - per utilizzate il titolo dell'opera teatrale di Eugene O'Neill - che attraversa le due guerre mondiali e si sovrappone con la vicenda storico-culturale del fascismo. Il volume investiga dunque le mostre del fascismo, le operazioni celebrative e propagandistiche che il regime promuove, ma anche la complessità e le ambivalenze delle operazioni culturali ed espositive che nel fascismo si manifestano. Dunque non solo le grandi manifestazioni per il "decennale della rivoluzione" nel 1932 e l'imponente - e per certi versi decisiva - mostra Augustea del 1937; non solo i contrapposti, agonistici premi Bergamo e Cremona; ma il variegato dispiegarsi di interessi che risultano emergere con forza grazie a personalità quali Margherita Sarfatti, Ardengo Soffici, Pietro Maria Bardi, F.T. Marinetti, Cipriano Efisio Oppo, Nino Barbantini, Mario Sironi, Antonio Maraini. Le mostre nello strano interludio risultano essere una sorta di cartina di tornasole capace di evidenziare non solo profonde differenze d'intenti e di "visione" sulle arti visive, sul loro statuto e sulla loro funzione, ma paiono gettare le basi sul ruolo che le mostre d'arte svolgono all'interno della programmazione culturale di una Nazione. Le arti nello strano interludio, "italiane perché fasciste", come si augurava Soffici, non sono "fasciste" perché resta irrisolto il problema del loro rapporto con gli strumenti che il regime mette in atto per irregimentarle. Nemmeno l'irrigidimento delle gerarchie espositive e l'inquadramento sindacale sono garanzia contro la possibilità che la realtà - politica e sociale - si infiltri attraverso maglie in apparenza impenetrabili. Scuola romana, astrattismo lombardo, "Corrente", sono casi emblematici.










Altre Informazioni

ISBN:

9788833247953

Condizione: Nuovo
Collana: Minerva Edizioni (Bologna)
Dimensioni: 148 x 16 x 223 mm
Formato: Brossura
Pagine Arabe: 192


Dicono di noi