Per lungo tempo le migrazioni sono state considerate principalmente argomento 'sociologico', secondo una partizione disciplinare che voleva gli antropologi come scienziati dell'alterità esterna allo spazio europeo o come specialisti della cultura popolare. La crescita di un'antropologia delle migrazioni in Italia ha modificato ciò che la gente pensa gli antropologi debbano fare e, in ultimo, ciò che molti antropologi fanno. D'altro canto ciò ha reso evidente quanto studiare le storie di mobilità offra un punto di vista fecondo per comprendere le complessità della società in cui viviamo. Il presente volume collettaneo si propone di offrire un contributo allo studio delle migrazioni a partire da approfondimenti etnografici e riflessioni teoriche sulla rilevanza dei processi di mobilità e sull'importanza degli approcci antropologici per la comprensione del mondo contemporaneo.