Il tema della «crisi» nella storia della psicologia italiana è studiato nel volume secondo una prospettiva multidimensionale che usa diversi approcci: in primo luogo la ricerca d'archivio che, in questo caso, è applicata all'analisi delle lettere sulle vicende accademiche che gli psicologi impegnati a contrastare il «declino» istituzionale della psicologia nella Università italiana si scambiavano tra gli anni Venti e Trenta. L'analisi empirica dei contributi scientifici elaborati nella prestigiosa sede universitaria dell'Istituto di Psicologia Sperimentale documenta il «cambiamento» dei paradigmi di ricerca e formazione manifestatosi nella cosiddetta «Scuola psicologica romana» nella prima metà del Novecento. L'analisi del costrutto della «crisi», tema di recente dibattuto (nella Facoltà di Medicina e Psicologia di Roma si è svolto, nel maggio del 2013, un Seminario internazionale sulla «crisi » nella storia della psicologia cui ha partecipato, come Visiting Professor, Annette Mülberger, autrice di un capitolo di questo libro), ha consentito anche di fare emergere il contributo degli psicologi e dei filosofi italiani che, come «attori storici», si sono occupati sia della «bancarotta della scienza» che della «crisi» della psicologia scientifica (vedi i saggi di Morselli, De Sanctis e De Sarlo pubblicati nell'Appendice curata da Giorgia Morgese, dottoranda in Storia della Psicologia).