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munari - einaudi in europa 1943-1957 l')

EINAUDI IN EUROPA 1943-1957 L') 1943-1957




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Dettagli

Genere:Libro
Lingua: Italiano
Editore:

Einaudi

Pubblicazione: 08/2016





Trama

Con la caduta del fascismo ma soprattutto alla fine della guerra, la casa editrice Einaudi avvia una politica di sprovincializzazione della cultura italiana che si traduce in un'attività di consolidamento delle relazioni con i paesi e gli editori europei. Se già durante gli anni dell'esilio in Svizzera Giulio Einaudi inizia a riallacciare i contatti interrotti progettando con Ernesto Rossi una collana di "Éditions européennes", è solo nel dopoguerra che riesce a stringere rapporti e contratti con case editrici come Gallimard, Albin Michel, Allen & Unwin, Lawrence & Wishart, Suhrkamp o con agenzie letterarie come la sovietica Mejdunarodnaia Kniga. I libri che importa subiscono trasformazioni: cambiano lingua, veste, forma, si adattano al nuovo contesto. Una molteplicità di figure interviene in questo processo: traduttori, redattori, direttori di collana, perfino correttori di bozze. Allo stesso periodo risalgono i primi tentativi di esportare la cultura italiana all'estero, come quello condotto in Inghilterra per far tradurre le "Lettere dal carcere" di Antonio Gramsci. Piero Sraffa, professore a Cambridge, svolge un ruolo cruciale in queste trattative. Così come è cruciale, in altre mediazioni, quello svolto dai consulenti Einaudi che i percorsi della vita hanno condotto all'estero: Giaime Pintor, ufficiale di stanza a Vichy durante la guerra; Franco Venturi, addetto culturale all'ambasciata italiana a Mosca nel 1947-50...




Note Editore

Il rapporto con le principali case editrici europee, alcuni consulenti dislocati nei centri nevralgici della cultura mondiale. La dimensione internazionale dell'Einaudi negli anni cruciali dopo la caduta del fascismo.
Alla fine della guerra, la casa editrice Einaudi avvia una politica di sprovincializzazione della cultura italiana che si traduce in un'azione di consolidamento delle relazioni con i paesi e gli editori europei. Se già durante gli anni dell'esilio in Svizzera Giulio Einaudi inizia a riallacciare i contatti interrotti progettando con Ernesto Rossi una collana di «Éditions européennes», è solo nel dopoguerra che riesce a stringere rapporti e negoziare contratti con case editrici come Gallimard, Albin Michel, Suhrkamp. Nello stesso tempo vengono attuati tentativi di esportare la cultura italiana all'estero, come quello condotto in Inghilterra per far tradurre le Lettere dal carcere di Antonio Gramsci tramite Piero Sraffa, professore a Cambridge. Cosí come è cruciale, in altre mediazioni, il ruolo giocato dai consulenti Einaudi che i percorsi della vita conducono all'estero, come Franco Venturi, addetto culturale all'ambasciata italiana a Mosca dal 1947 al 1950, e Renato Solmi, allievo di Adorno a Francoforte nel biennio '56-'57.




Autore

Tommaso Munari (Università di Padova) è il massimo esperto della storia della casa editrice Einaudi. Ha curato i due volumi dei Verbali del mercoledí e la raccolta Centolettori.










Altre Informazioni

ISBN:

9788806226381

Condizione: Nuovo
Collana: Einaudi
Formato: Brossura
Pagine Arabe: 268
Pagine Romane: XIII


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