Dal 25 luglio 1943 alla fine del 1944 Savinio pubblicò una serie di articoli politici, che poi raccolse in volume l'anno dopo, in cui si respira l'euforia della liberazione dal fascismo. Ancor oggi, si rivelano un consolante esempio di come un grande scrittore, imprendibile per natura e dilettante per elezione, possa dare prova di una chiaroveggenza e lucidità politica che in ben rari casi troveremmo negli storici e nei politici suoi contemporanei. Saltando le alternative opprimenti dei blocchi e irridendo le varie borie nazionali, Savinio sembra già parlarci dell'«Europa di oggi», quell'Europa che si è faticosamente costruita negli ultimi decenni – e deve ancora costruirsi.