Gli studenti di un istituto superiore catanese leggono don Milani (Lettera a una professoressa) e si stupiscono della sua attualità: i problemi che affliggevano la scuola del 1969 sono ancora i loro, e a questi se ne sono aggiunti di moderni - il rapporto con i social network, gli effetti della pandemia sulla loro adolescenza e l'assoluta mancanza di tempo per fare qualcosa di diverso dallo studio. Ne discutono con la giornalista Patrizia Maltese, e quel che viene fuori dai loro monologhi è una richiesta d'aiuto; la scuola divora ogni aspetto della loro vita: prosciuga il tempo per la lettura, per il cinema, per lo sport, e in cambio non lascia neanche la prospettiva di un lavoro. Appena maggiorenni, l'unica speranza che li accomuna è la stessa di tutti i siciliani da secoli: emigrare.