Nell'ossimoro
Vicinanza distante c'è una delle pagine più terribile della storia della Seconda Guerra Mondiale.
Il libro Vicinanza distante si costruisce tutto su una delle domande che risuonano più assurde: come è stato possibile che migliaia di tedeschi non si siano accorti di ciò che stava accadendo alla popolazione ebrea?
Vicinanza distante è la storia delle mogli delle SS, donne che vivevano a Buchenwald ma che non si sono rese conto dello sterminio in atto.
E' disarmante Vicinanza distante: sono storie di famiglie e di vira quotidiana che scorreva tranquilla in parallelo a ciò che accadeva nel vicino campo di concentramento.
Sono vite di persone che hanno un nome, come quello di Frau Greta Hahn che, dopo aver lasciato il suo appartamento a Monaco, si ritrova nella comunità che opera vicino a Buchenwald, un piccolo paradiso composto da ufficiali, SS e le loro mogli. Il marito di Frau Hahn è il responsabile del "campo di lavoro" dentro la foresta e a lungo andare deve affrontare difficoltà via via crescenti: il sovraffollamento, la corruzione, la miseria delle scorte, il sistema fognario al collasso.
E poi c'è Frau Hahn che si ritrova a collaborare con il dottor Leonard Weber, uno dei prigionieri del campo.
Non è più tempo di ignorare.
Vicinanza distante è ambientato intorno, dentro e fuori al campo di Buchenwald e racconta una storia polifonica ponendo l'attenzione su una posizione scomoda: quella di chi si interroga sulla capacità intenzionale si smettere di guardare.
Recensione di Libraio