Biologo marino, assegnista di ricerca, con moglie e due figli, apolide per aver vagato da un paese all'altro studiando i molluschi marini: è Lapo Pardini, voce narrante di questo breve romanzo. Il protagonista, una sorta di giovane Holden irrisolto, è rientrato in Italia dopo anni passati all'estero e ora si trova alle prese con un lavoro precario e la sua passione per la fotografia e la scrittura. Vaga, costantemente fuori misura e fuori contesto, tra ambienti burocratici e improbabili vernissage di provincia, tra corsi di scrittura e progetti di ricerca impantanati in mille vincoli. Così, con il consueto distacco da sé e dal mondo, cerca qualche via di fuga che, seppur temporaneamente, lo porti in un posto lontano dove tutti sono fuori rotta come lui. Le vicissitudini di Lapo Pardini sono raccontate in uno stile sobrio e frizzante, non privo di una certa venatura comica che sembra fare il solletico a quello «spaesamento mnemonico» cui va incontro la narrazione dei fatti (forse?) reali accaduti al protagonista.